giovedì 5 novembre 2009

Hai presente...

Quando non gira, quando una piccola grana e via l'altra, e avevi l'umore così, stamattina, così... No, il magone ti arriva da ieri, te lo sei covato dentro la notte, aspettava, come quei raffreddori che pensi di aver debellato con un'aspirina e una bella sudata e invece, alla prima occasione, che so, uscire in camicia fuori dallo studio, zac. Ti coglie alle spalle e ti atterra.
Beh. Oggi è un giorno di questi. E la nebbia di stamattina, di quelle belle, che tutto è silenzio e torpore, è già passata. E ha lasciato il posto ad una di quelle giornate fredde che ti senti che potresti tranquillamente passare che so, su di un divano a far finire il giorno senza muovere un dito.
Intendiamoci, niente di grave, domani ne riderò, sicuro, ma oggi è ruvido.
E quasi subito un computer che non aspettava altro che guastarsi, e quasi sicuramente è il disco, e menomale che era nuovo, un centosessanta Giga veloce come una spia che improvvisamente tanto veloce non è più e perfortuna che ormai, con il server ipermegasuper rappresenta solo una dannatissima rottura di balle. Prendi stacca, smonta, vai e torna, e stai fuori reapira e aspetta, ma dai che tanto non succede mica niente, a star lì come un palo l'unica cosa che ti può capitare è che arrivi un cane a pisciarti sui jeans.
E poi quello che lavora insieme al mio socio e che ha deciso che va via, che va in Australia a lavorare per un anno, ma ne aveva parlato e discusso e ragionato con me, che lo sapevo da almeno una settimana. E poi va a dire al mio socio che a me l'aveva già detto.
E poi domani che c'è quell'esame, e ormai, nolente o volente e no che non voglio, ma sono in minoranza è arrivato. E non voglio neanche nominarlo, ma qui in studio  e dammi una G, e dammi una A, e mi ci han fatto pure il conto alla rovescia, e allora è tra tre giorni, no ormai tra due, ma aspetta è già domani, e poi, I BASTARDI, che mi lasciano in giro per lo studio tubi di ogni forma e dimensione. E vai.
E poi oggi so che non comincerò a correre domenica con il mio amico di corse e scorribande perchè lui non può. E allora no che non ci vado a correre per bucodiculoplace, che ci son più cani che anime, che non c'è una strada che corri e dici che bello, tant'è che Renè mi ha consigliato di fare il giro del cimitero.. E ho detto tutto. Vabbè, per quello comunque non mi faccio smontare. Perchè per correre devo riprendere dove è cominciato tutto, al chilometro zero del Parco, e saranno solo venti minuti, ma sarà come non aver mai smesso e sto già meglio. E via che lunedì non è poi così distante da qua.
E non ci sono solo stati momenti no, di momenti sì ultimamente ne ho a iosa, da spargere in giro, ma spargere in giro mai e poi mai, e me li tengo stretti, come un abbraccio. Solo che questi momenti tra un momento e l'altro finiscono, e tu avresti voglia di dire ma no, aspetta, che ne ho bisogno che non finisca, che esista, che mi basti, che.
E se poi ci metti un termine, ai momenti, che so a Natale, anche se scherzavo, e allora ti viene in mente che se è così, in fondo, anche Babbo Natale è un pò stronzo.
Lo so, è una giornata nata storta e che storta deve finire. Ma ho avuto un consiglio, ed io i consigli li seguo, quasi sempre. Vado a coprarmi questo coso. Non so cosa sia, forse è un rasoio per farsi la barba a striscie, forse un grattaschiena per masochisti. Forse un nuovo tipo di distanziometro laser, devo andare a vedere da Allemanno se qualcuno mi aiuta.



D&R

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