martedì 22 settembre 2009

Stupidate

[Nota introduttiva: probabilmente l'estrema negatività degli eventi avversi che mi son capitati ultimamente ha portato una serena consapevolezza nei confronti di altre cose, sicuramente più importanti. Ho smesso di piangermi addosso, e mi sento più forte almeno per oggi. A giorni so che riprenderò a correre e non mi importa di quanto abbia perso, so che resto sempre in corsa. La moto la riparerò appena potrò mettere da parte due soldi, ma intanto sono riuscito a usarla lo stesso, anche se è tutta uno scossone.
E riattraversare questa mattina la fredda bruma mattutina, con quella gialla palla di fuoco fissa davanti agli occhi che piano si alza sulle nuvole basse, con il profondo brontolio della moto  che riempie le orecchie mi ha fatto sentir di nuovo pronto a combattere. Per tutte le altre cose.... una alla volta.
Di conseguenza, in pratica, ho solo bisogno di essere molto meno profondo e, semplicemente, di "sparar minchiate". Ogni tanto aiuta. Scusate, per oggi.]
D&R



Se dovessi disegnare una curva che rappresenti tutto ciò che ho scritto a causa di quanto le mie emozioni scatenavano, se dovessi mettere in ascissa la tipologia e l'intensità delle emozioni (verso sinistra negative e verso destra positive) ed in ordinata la quantità di "roba" scritta, molto probabilmente otterrei una curva "gaussiana", il cui culmine sarebbe spostato un pò verso sinistra.... Ehi, vi sarete mica addormentati? Si, lo so sono ingegnere. Ma uno di quelli complicati, che è peggio. Cercate di seguire il filo logico, che io l'ho già perso.
Ad essere onesto più che una curva dovrei avere una superficie bidimensionale simile ad una sella, perchè nell'altra dimensione metterei il "quando", cioè il momento in cui ho scritto tutto quello che mi è passato in mente, scoprendo che molto si scrive "prima", molto "dopo" e quasi niente "durante". Troppo complicato? Mi spiego meglio con un esempio.
Le sei stato dietro per anni. Ti ha tolto il fiato ed il sonno. Le hai provate tutte ma lei non si è accorta di quanto tu sia unico e meraviglioso. Lei, l'unica donna che esiste sulla faccia della terra, quella che hai pateticamente idealizzato fino a pensare che rappresenta la perfezione assoluta, lei ('sta zoccola, fine dell'idealizzazione) ha preferito uno che a te, magari sembra meno intelligente di un gorilla idrocefalo ma innanzitutto ha: due spalle così, una macchina tamarrissima che però ha pagato in contanti ed un portafoglio gonfio quanto i suoi bicipiti. E cosa fai dopo l'oltraggio? O te ne sbatti, decidi che, tanto, ce ne sono a milioni, che la vita è troppo breve per correre dietro a tutte.... OK eliminiamo la fantascienza: O cominci a scassare i quattroquarti ad ogni amico finchè non diventa un tuo ex amico, ti senti uno straccio, dimentichi di mangiare ed in compenso bevi come una spugna, finchè riesci a rimorchiarne un'altra (che o lavora a percentuale alla cantine riunite e con te almeno si fa i soldi o agisce esclusivamente per pura compassione) o, come unica alternativa, ti metti a scrivere, scrivendo un fiume di cose e, diciamolo pure, una discreta marea di cazzate, roba che se le legge Masini si gratta vigorosamente i coglioni. Spesso riesci a fare le due cose contemporaneamente, e da ubriaco devo dire di aver scritto tanto, ma di aver anche commesso molti errori di ortografia.
Beh, riprendendo il discorso della curva, devo dire che in casi come questo (i negativi intendo) si scrive molto e lo si fa nel dopo (dopo la disfatta intendo). E queste sono le lagne forse peggiori. Mentre quando..ottieni ciò che volevi (:-)))))) scrivi molto in quei momenti di attesa di quelle mille conferme, quando sorridi anche al portiere la mattina e ci manca poco che senti gli ucellini fischiettare sul davanzale tipo Biancaneve; insomma prima che te la dia (pardon, scusate la caduta di stile) mentre, ineluttabile, subito dopo interviene la sazietà egoistica della conquista e... di lì in poi tutto comincia lentamente ed inevitabilmente a deteriorarsi, compresa l'urgenza di prendere la stilografica del momento ed i tuoi fogli e riscoprendo invece, per una mera questione di sopravvivenza, le serate a base di birra con gli amici più scapestrati, finchè la di lei di turno ti manda a raccogliere ortiche e ricominci tutto daccapo.
Queste pertanto sono le mie riflessioni su quanto si scrive "prima" e quanto "dopo".
E sul perchè non si scrive mai niente "durante"... lascio la risposta alla vostra fervida immaginazione :-))



[Physicians believe that the equations approximate the real world. Mathematicians believe that the real world approximates the equations. Engineers are not able to connect the two things.]

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